Per chi ama le serie thriller/ horror brevi ma intense, Requiem è l’ideale ed è da non perdere!
Si tratta di una miniserie in 6 puntate della BBC che è possibile trovare su Netflix. L’ho vista per caso e me ne sono innamorata! Ma partiamo dal principio: Requiem è un thriller a tinte horror che parla di Matilda Grey, una ragazza che, dopo la morte della madre, dovrà fare i conti con i segreti del suo passato. Detta così la serie potrebbe sembrare la solita storiella vista e rivista, ma vi assicuro che questo tema quasi banale viene raccontato in modo a mio avviso originale. Insieme a Matilda lo spettatore fa un viaggio nell’ignoto e nell’oscurità. Con lei scopriamo passo dopo passo che nulla è come sembra e che tutti nascondono dei segreti.
Atmosfere e ambientazione
Fondamentali sono le atmosfere di questa serie, che sono dark non solo per la trama, ma anche nella fotografia e nella colonna sonora. L’atmosfera è cupa e malinconica con i tratti gotici tipici delle serie inglesi. La fotografia è caratterizzata dalla luce pallida orientata verso colori freddi come il blu ed il grigio. La musica, invece, è una specie di nenia rituale spaventosa e agghiacciante. Tutto questo concorre a rendere questo thriller estremamente avvincente.
Psicologia dei personaggi
Una delle cose che più ho amato di Requiem è stato lo spessore psicologico dato ai personaggi ed in particolare alla protagonista. In alcuni momenti anche noi spettatori dubitiamo di lei e della sua sanità mentale. Dubitiamo di quello che vediamo e sentiamo in un turbinio veloce ed incessante di emozioni.
Finale?
Mano mano che ci avviciniamo alla verità tutte le nostre certezze crollano fino ad arrivare ad un finale totalmente inaspettato ed inusuale, che finale non è, perché la serie potrebbe tranquillamente continuare. Alcune questioni restano infatti deliberatamente in sospeso tenendo la suspance al massimo livello fino all’ultima scena. Niente è lasciato al caso, ogni dettaglio, ogni indizio ed ogni supposizione concorrono a comporre il puzzle finale in un crescendo di ansia ed aspettative che vengono puntualmente distrutte e ricostruite.
Horror atipico
Requiem, come già detto, ha delle tinte horror e per questo mostra alcuni dei clichè più tipici del genere: la foresta, grotte misteriose, la grande villa sontuosa con passaggi segreti nascosti, la piccola cittadina in cui la protagonista è una “straniera”. Matilda inoltre ha spesso sogni premonitori che la aiutano nel dipanare i misteri e si sentono oscure presenze lungo tutto il corso delle puntate senza che siano specificate. Nonostante ciò, i momenti horror sono dati principalmente dalle atmosfere cupe e da pochissimi jumpscare saggiamente disseminati ed usati in momenti specifici per rendere lo spettatore partecipe dei sentimenti e delle emozioni di Matilda. Attraverso questi colpi di scena ci addentriamo nella mente della ragazza e riusciamo ad immedesimarci nella sua ansia, nella sua confusione, nella disperazione di chi scopre che la sua intera vita è una bugia.
Conclusione: super consigliato
La forza di Requiem è quella di mettere al loro posto tutti i tasselli di una storia ben raccontata, lasciando però lo spettatore con un senso di incompiuto ed il cuore in gola. Nonostante i momenti horror mi sento di consigliare questa serie anche a chi non ama il genere, ma soprattutto a chi ama immedesimarsi con i personaggi a 360° e scoprire con loro pian piano la risoluzione del mistero.